CURATORE E DIREZIONE ARTISTICA
Piernicola Maria Di Iorio
REVISIONE OPERE
Roberto Ilengo, Agnese Ilengo, Costanza Griffa
PRODUZIONE VIDEO
Ivan Fabio Perna
TRADUZIONI
Anaïs Masetti
PR & COMUNICAZIONE
Lara Martinetto
MARKETING & GRAFICA
Paola Zoia , Roberta Alba
PROMOZIONE
Daniele Bevacqua
VENUE MANAGER
Sonia Rezzonico
DIREZIONE TECNICA
Alessia Castelli
PRODUZIONE E DECORI
Stand & CO
ALLESTIMENTO
Art Edil
LUCI
DM Impianti
STAMPA
P&P Italia
ASSICURAZIONI
LLOYD’S
MEDIA PARTNERS
STORIE DI ARTISTI RIBELLI
ANGELO ACCARDI
(Italia, 1964)
Mickey Mouse passeggia tra le pennellate di Van Gogh mentre Superman sorvola una Gioconda contemporanea - un vortice surreale dove l'arte classica e la cultura pop danzano insieme, sfidando ogni convenzione e ridefinendo il linguaggio artistico del nostro tempo.
LIU BOLIN
(Cina, 1973)
Come un camaleonte umano che scompare magicamente nei paesaggi urbani, Bolin è un maestro dell’invisibilità che si dipinge per diventare tutt’uno con gli sfondi, creando opere fotografiche che sono un potente grido silenzioso sulla perdita d’identità nella società contemporanea.
PATRIZIA CASAGRANDA
(Germania, 1979)
L'essenza della femminilità contemporanea in un dialogo poetico tra forma e colore.
DAMIEN HIRST
(Regno Unito, 1965)
Un demone dell’arte contemporanea che disseziona la bellezza e la morte, Hirst trasforma in icone di un’epoca ossessionata dalla caducità dell’esistenza e dal potere seduttivo del macabro.
JAGO
(Italia, 1987)
Un alchimista della materia che trasforma il marmo in emozioni pulsanti, rivelando l’umanità fragile e potente che si cela dietro la pietra, in un dialogo silenzioso tra passato e presente.
JOHN BLOND
(Italia, 1991)
I Noodles con le loro linee vibranti e dinamiche, trasformano ogni superficie in un'opera d'arte viva e pulsante che cattura l'attenzione e stimola l'immaginazione.
KAWS
(Stati Uniti, 1974)
Da ribelle della street art a maestro dell'iconografia pop, KAWS trasforma personaggi familiari in potenti simboli contemporanei, dove gli occhi a X marcano il confine tra innocenza e critica sociale, creando un linguaggio visivo universale.
LACHAPELLE
(Stati Uniti, 1963))
Visionario e provocatore trasforma il kitsch in sublime, orchestrando barocchi teatri fotografici dove il sacro incontra il profano, la celebrità si fonde con l’apocalisse e il glamour esplode in un caleidoscopio di colori surreali e verità scomode.
LAURINA PAPERINA
(Italia, 1980)
Una guerriera punk dell’illustrazione che contamina l’immaginario pop con ironia caustica, trasformando il mondo dell’arte in un cartone animato acido dove personaggi infantili diventano spietati assassini in un arcobaleno di violenza gioiosa e dissacrante.
MAPO
(Italia, 1976)
Colori e riferimenti iconici che catturano l'essenza della nostra epoca. Ogni opera è un viaggio attraverso emozioni e simboli, creando un dialogo visivo che sfida le percezioni e invita alla riflessione.
Mr BRAINWASH
(Francia, 1966)
Un ribelle visionario che trasforma l’arte di strada in un circo pop dai colori esplosivi, dove Warhol incontra i graffiti e le icone della cultura pop danzano in un caos creativo perfettamente orchestrato.
MURAKAMI
(Giappone, 1962))
Un imperatore psichedelico del neo-pop giapponese che ha trasformato l’arte in un arcobaleno esplosivo di fiori sorridenti e creature kawaii, fondendo la spiritualità zen con la frenesia consumistica in un vortice di colori che ha rivoluzionato il confine tra alta cultura e cultura pop.
OBEY
(Stati Uniti, 1970)
Un guerriero urbano della propaganda sovversiva che ha trasformato l’arte di strada in un manifesto di resistenza culturale, diffondendo il suo impero OBEY attraverso icone ipnotiche che sfidano il potere con una miscela esplosiva di punk rock, costruttivismo sovietico e cultura skateboard.
OZMO
(Italia, 1975)
Sacro e profano in affreschi monumentali contemporanei, iconografia classica e cultura pop in un linguaggio visivo dove madonne digitali e dei pagani danzano insieme sulle pareti urbane, sfidando i confini tra arte alta e street art.
NELLO PETRUCCI
(Italia, 1981)
Rivoluzionario nella sua essenza, Nello Petrucci intreccia pittura, street art e scultura, creando opere che sfidano le convenzioni artistiche e illuminano tematiche sociali e ambientali con una forza indomita.
SARA POPE
(Regno Unito, 1971)
Seduzione e alchimia per trasformare labbra femminili in icone pop ipnotiche, creando un universo glossy dove sensualità e consumismo si fondono in un bacio technicolor che sfida gli stereotipi della bellezza contemporanea.
RIZEK
(Italia, 1975)
Stencil, fotografia e calligrafia si fondono in un linguaggio visivo primordiale, catturando l'essenza grezza del cambiamento e sfidando la perfezione artificiale con l'autenticità dell'imperfezione - perché l'arte vera nasce dall'istinto, non dall'imitazione.
MIMMO ROTELLA
(Italia 1918 – 2006)
Ha strappato l’anima alla pubblicità di strada, trasformando manifesti lacerati in poesie visive dove il caos urbano diventa arte e la distruzione si fa creazione.
TVBOY
(Italia 1980)
Il Robin Hood dell’arte urbana che contamina i muri delle città con baci iconici e provocazioni pop, trasformando l’attualità in murales satirici che fanno sorridere e riflettere in un solo sguardo.
GIUSEPPE VENEZIANO
(Italia 1971)
Il provocatore che sfida la società con le sue opere scandalose e irriverenti, mescolando politica, sesso e religione in un mix esplosivo che scuote le coscienze e divide l'opinione pubblica.