Shepard Fairey, known under the alias OBEY, is a key figure in today’s urban art world and has transformed street art into a powerful communication tool to convey social and political ideas. Coming from the late 80s skateboarding scene, Fairey started his career with the campaign “Andre the Giant Has a Posse” which eventually evolved into his famous brand, OBEY.
His works combine elements from propaganda, advertisement and graphic design with a distinctive visual style characterised by contrasting colours – primarily red, black and beige – and bold graphic compositions. His most renowned work is the “HOPE” poster from 2008 portraying Barack Obama, widely regarded as an iconic piece of contemporary political communication. It is a prime example of Fairey’s ability to combine street art, commercial design and social activism to create a visual language that conveys ideas on power, propaganda, consumerism and social justice. Spanning from murals to posters, from installations to brand collaborations, his work always carries a strong social message and encourages us to resist oppressive powers.
His impact goes beyond street art: he has influenced graphic design, fashion and pop culture. OBEY has demonstrated that urban art can occupy the streets, art galleries and commercial spaces while staying powerful and true to its message of social change.
Shepard Fairey, noto con il nome d’arte OBEY, è una figura fondamentale della street art contemporanea che ha trasformato l’arte di strada in un potente strumento di comunicazione sociale e politica. Emerso dalla scena dello skateboarding alla fine degli anni ‘80, Fairey ha iniziato la sua carriera con la campagna “Andre the Giant Has a Posse”, che si è evoluta nel famoso marchio OBEY.
Le sue opere combinano elementi di propaganda, arte commerciale e design grafico con un distintivo stile visivo caratterizzato da colori audaci – principalmente rosso, nero e beige – e composizioni grafiche decise. Il suo lavoro più celebre è il poster “HOPE” di Barack Obama del 2008, diventato un’icona della comunicazione politica contemporanea. Fairey ha saputo fondere l’arte di strada con il design commerciale e l’attivismo sociale, creando un linguaggio visivo che affronta temi come il potere, la propaganda, il consumismo e la giustizia sociale. Le sue opere, che spaziano dai murales ai poster, dalle installazioni alle collaborazioni con brand commerciali, sono caratterizzate da un forte messaggio di critica sociale e di resistenza al potere costituito.
Il suo impatto va oltre l’arte di strada: ha influenzato il design grafico, la moda e la cultura pop, dimostrando come l’arte urbana possa attraversare i confini tra strada, gallerie d’arte e spazi commerciali mantenendo la sua forza comunicativa e il suo messaggio di cambiamento sociale.